In
un altro articolo ho trattato il restauro, prevalentemente estetico, e
l’evoluzione dei differenziali Rover nel corso degli anni di produzione delle
Series, in questo vedremo come fare una revisione della parte meccanica ed il
controllo delle varie registrazioni che ci possono essere da effettuare in caso
di sostituzione di parti o anche nel caso di semplice smontaggio e rimontaggio della coppia conica. Valgono sempre le
considerazioni fatte in precedenza per cui in caso di danni a pignone e corona
la riparazione non è conveniente mentre
potrebbe essere al limite della convenienza nel caso di satelliti e planetari
usurati che richiederebbero probabilmente anche la sostituzione della scatola
che li contiene e del relativo alberino, quest’ ultimo invece può essere
facilmente sostituito nel caso presenti limitati segni di usura che non ne
abbiano ovalizzato la sede sulla scatola e danneggiato la superficie interna
dei satelliti, tanto per rendersi conto di seguito ci sono alcune foto di parti
fortemente usurate che richiederebbero la completa sostituzione:
Alberino porta satelliti fortemente usurato
che ha danneggiato anche l’interno dei satelliti, in questo caso sarebbe
necessario sostituire oltre all’alberino anche la serie di satelliti e
planetari e la scatola che li contiene che, come si può vedere nelle foto
sotto, è usurata sia in corrispondenza dei satelliti (si è formato un gradino),
che nella sede dell’ alberino che è ovalizzata ed ha un notevole gioco. Un
differenziale in questo stato, pur funzionando ancora, avrà parecchio gioco,
sarà rumoroso e non avrà vita lunga, l’eventuale rottura potrà inoltre
provocare ulteriori danni come la perforazione della calotta del ponte a causa
della proiezione di frammenti metallici.
Un
differenziale che dovesse presentare danni del genere e che dovesse anche
richiedere la sostituzione dei cuscinetti renderebbe il costo della revisione
piuttosto sostenuto ed al limite della convenienza, in pratica si recupererebbe
solo la carcassa e la coppia conica.
Iniziamo
invece la revisione di un differenziale che si presenta in buone condizioni,
con la coppia conica bella, usura trascurabile sull’alberino porta satelliti,
ma con evidenti segni di usura sui cuscinetti, in particolare uno di quelli
della corona, che potrebbero ancora fare parecchi chilometri, ma il nostro
scopo è quello di riportarlo alle condizioni che praticamente sono di “pari al
nuovo”. Questo differenziale è uno degli ultimi prodotti, riconoscibile dalle
viti dei cappelli dei cuscinetti della corona che sono metrici e non imperiali
come sulle versioni precedenti, inoltre è privo del foro con il relativo tappo
per il riempimento con l’olio pertanto non può essere montato posteriormente
sulle 88” più vecchie che erano prive del tappo di riempimento sulla calotta
del ponte e non ci sarebbe modo di introdurre l’olio. Per prima cosa svitiamo
le 4 viti dei cappelli facendo attenzione che non vanno scambiati tra di loro
in fase di rimontaggio, ci sono dei contrassegni
fatti in fabbrica che consentono di distinguerli, ma è meglio fare un segno con
un pennarello indelebile o con un punzone. Prima di quest’operazione è
necessario sfilare le due spine elastiche e rimuovere i denti di bloccaggio
delle ghiere filettate, una volta tolti i cappelli si estrae tutto il
complessivo corona e scatola differenziale, si può quindi svitare il dado del
manicotto flangiato del pignone ed estrarre quest’ ultimo quindi levare il paraolio
e la parte interna del cuscinetto esterno del pignone. Prestare attenzione
levando il pignone a recuperare tutti i rasamenti che
ci sono e che servono per registrare il precarico dei
cuscinetti. Nelle foto sotto possiamo vedere il pignone estratto con i relativi
cuscinetti, le piste esterne dei cuscinetti montate sulla carcassa e le piste
esterne dei cuscinetti della corona, pur presentando tutte qualche leggero
segno di usura e corrosione dovuta probabilmente ad una lunga inattività, solo
uno dei cuscinetti della corona avrebbe richiesto una immediata sostituzione in
quanto sarebbe stato molto rumoroso e non sarebbe durato a lungo, tutti gli
altri avrebbero percorso ancora parecchi chilometri.
Procediamo
ora alla rimozione delle piste esterne dei cuscinetti dalla carcassa, si può
fare con idonei estrattori oppure, se sono da buttare, anche con un punzone ed
un martello, facendo attenzione a non danneggiare la sede. Se durante la rimozione il rasamento posto dietro alla pista del cuscinetto interno si
dovesse rovinare, sarà opportuno sostituirlo con uno di identico spessore.
Nelle
foto sottostanti vediamo la carcassa ripulita accuratamente dopo aver estratto
le piste dei cuscinetti:
Procediamo
quindi all’estrazione dei cuscinetti vecchi dalla scatola differenziale
utilizzando un idoneo estrattore oppure, in mancanza, tagliandoli con il
flessibile dopo aver rimosso gabbia e rullini, rimuoviamo anche il cuscinetto
interno dal pignone usando preferibilmente una pressa, oppure, come nel caso
precedente, tagliandolo o utilizzando altri metodi “di fortuna”:
Non
resta ora che smontare la corona, contrassegnandola con un pennarello
indelebile in modo da poterla rimontare nella medesima posizione, si può quindi
sfilare l’ alberino porta satelliti e la serie di satelliti e planetari. Si
esamina quindi lo stato di tutti i componenti, l’ alberino, visto il costo
contenuto, conviene sostituirlo anche nel caso di usura minima:
Confronto
tra alberino nuovo e vecchio, l’ usura e minima, pochi centesimi di mm.
Iniziamo
ora a montare le piste esterne dei cuscinetti del pignone nella carcassa, non
si deve dimenticare il rasamento dietro la pista del
cuscinetto interno, quest’ultimo determina la posizione di lavoro dei denti del
pignone su quelli della corona, va sostituito con altro di dimensioni
differenti solo in caso di sostituzione della coppia conica facendo la verifica
con le opportune dime oppure, in mancanza, usando il
vecchio metodo con il blu di prussia. Per facilitare
l’inserimento delle piste in mancanza di una pressa, si possono mettere queste
ultime nel freezer per mezz’ora e scaldare bene la carcassa con un cannello a
gas, le dilatazioni termiche consentiranno di inserire le piste con molta
facilità. Nelle foto sotto vediamo le nuove piste inserite nella carcassa:
Inseriamo
anche il nuovo cuscinetto interno sul pignone con lo stesso sistema, possiamo
quindi montare quest’ ultimo nella carcassa senza paraolio per controllare il precarico dei cuscinetti che ovviamente devono essere bel
oliati; per effettuare questa operazione è necessario avere una bilancia a
molla che andrà attaccata ad un lungo cordino arrotolato sul manicotto
flangiato, tirando la bilancia, in modo da far girare il pignone, si dovrà rilevare,
dopo l’attrito iniziale, una forza di circa 3-4 kg, se fosse troppo bassa
occorre ridurre lo spessore dei rasamenti del precarico fino ad ottenere il valore corretto, ovviamente
se la forza necessaria fosse eccessiva si dovrà aumentare tale spessore.
Sostituendo i cuscinetti con altri nuovi ed identici e non avendo sostituito la
coppia conica o la carcassa in genere vanno bene i rasamenti
presenti in origine, sempre che non sia stato toccato precedentemente da
qualcuno che abbia fatto delle riparazioni approssimative; nelle foto sotto
vediamo il pignone pronto per il montaggio e il controllo del precarico con la bilancia a molla:
Possiamo
ora montare i nuovi cuscinetti sulla scatola differenziale usando una pista di
quelli vecchi in modo da non battere sulla gabbia a rulli che si danneggerebbe,
anche in questo caso conviene scaldare e raffreddare in modo da usare le
dilatazioni termiche per facilitare l’ operazione, ovviamente se si dispone di
una pressa sarebbe tutto più semplice:
Una
volta rimontati i cuscinetti possiamo rimettere nella scatola
differenziale satelliti e planetari e
bloccarli inserendo l’alberino nuovo tenuto in sede da due anelli elastici
oppure con una spina ed una copiglia sui differenziali più vecchi; su questi
ultimi dietro ai planetari c’erano anche dei rasamenti
in tufnol traforati, forniti in vari spessori, al
fine di ridurre al minimo il gioco tra gli ingranaggi; sui differenziali più
recenti sono stati eliminati, probabilmente per via della maggior precisione con
cui era realizzata la scatola che non richiedeva “aggiustaggi”. Una volta
terminato l’ assemblaggio delle parti interne possiamo montare la corona
mettendola nella medesima posizione che aveva in origine e montando nuovi
bulloni o applicando del frena filetti su quelli vecchi accuratamente ripuliti,
andranno poi serrati alternativamente alla coppia prescritta. Durante il
montaggio della corona occorre prestare la massima attenzione che non ci sia
sporcizia sul piano di appoggio, altrimenti potrebbe girare con una eccessiva
scentratura:
Controlliamo
ora la scentratura della corona montando un comparatore e facendogli fare un
giro completo, il valore massimo ammesso è di 0,1 mm, quello da me rilevato è
di 0,03mm per cui va benissimo, fosse stata eccessiva sarebbe stato necessario
togliere la corona, controllare che sulla superficie di appoggio non ci fosse
stata sporcizia ed eventualmente provare a rimontarla in varie altre posizioni
fino a trovare quella in cui il valore rientrasse nella norma, diversamente
potrebbe essere da sostituire la scatola o la coppia conica:
Possiamo
ora fare il controllo dell’ accoppiamento tra pignone e corona, anche in questo
caso, se non è stata sostituita la coppia conica o la carcassa ed è stato
rimesso il medesimo rasamento, non dovrebbe essere
necessaria alcuna registrazione che andrebbe effettuata sostituendo il rasamento presente sotto alla pista esterna del cuscinetto
interno del pignone e cambiando di ugual misura, ma in quantità opposta, quello
del precarico al fine di non alterarlo. Per
effettuare questo controllo applichiamo su alcuni denti della corona del blu di
prussia e facciamo girare la corona agendo sul
pignone, in questo modo sullo strato uniforme di colore rimane impresso il
punto di contatto tra i denti che deve cadere nel mezzo del dente, non dev’ essere ne troppo vicino al bordo e neanche troppo
interno da avvicinarsi alla gola:
Nelle
foto sopra vediamo i denti con il blu di prussia
applicato e gli stessi dopo aver fatto girare il pignone e lasciato il segno
del contatto tra i denti che evidenzia un accoppiamento ottimale.
A
questo punto possiamo rismontare il gruppo corona
differenziale ed il pignone per procedere al restauro estetico (se necessario)
riverniciando il tutto, inserire il cuscinetto esterno del pignone e mettere il
paraolio nuovo, montare quindi il pignone mettendo il distanziale ed il
manicotto flangiato il cui dado a castello andrà serrato alla coppia prescritta
che dovrà essere compresa tra 10 e 16 kgm e successivamente bloccato con una
copiglia. Si monterà quindi la corona con la scatola differenziale con i
cappelli che tengono in posizione i cuscinetti e le ghiere di registrazione,
senza serrare a fondo le viti di bloccaggio, si può registrare in questo modo
il gioco tra pignone e corona che dovrà essere compreso tra 0,20 e 0,25 mm con
gioco assiale dei cuscinetti nullo, per fare questo si monta un comparatore in
modo da misurare il movimento a vuoto della corona, si chiudono le due ghiere,
ma senza dare precarico ai cuscinetti, si misura il
gioco e si registra avvitando una ghiera e svitando l’altra in modo da spostare
la corona rispetto al pignone fino a raggiungere il gioco corretto, a quel
punto di serrano le due ghiere di mezzo dente in modo da dare il precarico ai cuscinetti, si montano i due denti di
bloccaggio e si serrano le viti dei cappelli alla coppia prescritta che è di
8,3 kgm nel caso di viti imperiali o di 9 kgm nel caso di viti metriche:
controllo
del gioco pignone corona
Il
differenziale completamente revisionato e restaurato è pronto per l’ uso.