Sulle
vecchie Land Rover costruite fino agli anni 80 era fornito in dotazione un cric
meccanico a vite, azionato da apposita asta con impugnatura in legno o ferro a seconda
delle versioni. Di questo cric, costruito dalla Shelley, ne sono state
impiegate più versioni due delle quali le possiamo vedere sulla foto
sottostante, quello di sinistra è il tipo più vecchio ed è quello del quale
tratto in questo articolo. Le medesime considerazioni ed operazioni si possono
fare per l’altro modello, con qualche piccola differenza per quanto riguarda lo
smontaggio ed il rimontaggio, ma il principio di
funzionamento ed il restauro sostanzialmente non cambia.
Per prima
cosa rimuoviamo il coperchio di lamiera inferiore sollevando quanto basta le
due alette e togliamo la ghiera di bloccaggio del pignone e della ruota dentata
svitando le due viti.
Attenzione
a non perderle in quanto sono misure imperiali e sono difficili da reperire.
La seconda
operazione da compiere è quella di rimuovere il semianello di bloccaggio della
vite aiutandoci con una pinza adatta per divaricarlo ed un cacciavite per
rimuoverlo.
Possiamo a
questo punto estrarre il gruppo vite telescopica e ruota dentata togliendo poi
il sottostante cuscinetto facendo attenzione a non perdere delle sfere, se
fosse in perfette condizioni non ne dovrebbero uscire, ma sarà difficile che
ciò non accada.
L’ anello più
piccolo con dentro le sfere non fa parte del cric, ma di un cuscinetto di
recupero che ha le sfere del medesimo diametro e che utilizzerò come ricambio
per sostituire quelle che dovessero risultare danneggiate come si può vedere
dalle foto che seguono.
Una volta
ripristinato il cuscinetto procederemo con il restauro delle altre parti; per
prima cosa conviene lavare bene tutto con della benzina in modo da togliere
completamente il vecchio grasso e tutta la sporcizia presente accumulata in 30
- 40 anni. Procederemo quindi ad un’accurata pulizia con spazzola metallica e
carta abrasiva a grana piuttosto grossa (80-120) in modo da rimuovere la
vernice non aderente e la ruggine presente.
Applicheremo
quindi del convertitore di ruggine per bloccare eventuali tracce di ruggine non
asportate meccanicamente; servirà inoltre come fondo per la successiva
verniciatura.
Si può
procedere ora alla verniciatura, utilizzando preferibilmente uno smalto
semilucido catalizzato, già che si prepara la vernice si può approfittare per
riverniciare anche l’ asta del cric e la manovella del motore, dopo averle
pulite accuratamente e dato una mano preventiva di antiruggine, ovviamente
durante il tempo necessario all’ asciugatura della vernice vanno appese da qualche
parte con opportuni ganci, fili di ferro, ecc..
Appena la
vernice è indurita possiamo procedere al rimontaggio
del cric. Per prima cosa ingrassiamo una delle piste del cuscinetto e la
inseriamo dentro lo spazio presente all’ interno della corona, per evitare che
si sfili quando si capovolgerà la corona per inserirla nel corpo del cric si
può spalmare di grasso anche l’altro lato, non serve per lubrificare ma ha un
buon potere adesivo. Ingrasseremo quindi bene la gabbia con le sfere e la posizioneremo
sopra la pista.
Si può
quindi mettere la seconda pista e procedere ad un accurato ingrassaggio dei
denti della corona, del pignone e della filettatura della parte estensibile del
cric. Si procede quindi all’ inserimento della corona con la vite dentro il
corpo del cric.
A questo
punto non resta che inserire il pignone precedentemente ingrassato e bloccare
il tutto con la ghiera ed i due bulloni. Si deve quindi capovolgere il cric ed
inserire all’ estremità della vite l’ anello elastico di fermo nell’ apposita
scanalatura, si rimonta il coperchio inferiore piegando le due alette
utilizzando una pinza con due pezzi di gomma in modo da non danneggiare la
vernice ed il cric è tornato come nuovo e pronto all’ uso. Tempo necessario
circa 4 ore di lavoro da dividere in più fasi.