La maggior parte delle Land Rover Series
montano differenziali Rover tranne le 109” SIII (ed un piccolo numero di 109”
SIIA verso la fine della produzione) che al posteriore montano un ponte con
differenziale Salisbury ed alcune 109” One Ton che lo
montavano anche davanti. Fanno eccezione anche le rarissime 109” One Ton SIIA
che montavano su entrambi gli assali un differenziale rinforzato di tipo
ENV. A partire dalle SI e fino alla fine
della produzione delle SIII i differenziali Rover hanno subito varie modifiche,
ma sono sempre stati intercambiabili tra loro, i rapporti delle coppie coniche
sono sempre stati di 4,7:1 tranne le primissime SI che
avevano un rapporto di 4,88:1 e le 109” V8 che avevano lo stesso rapporto (e lo
stesso differenziale) delle coeve Range Rover di
3,54:1. La caratteristica principale di questi differenziali è quella di essere
interamente asportabili dall’assale, cosa che facilità le riparazioni del
veicolo in quanto in breve tempo si può sostituire il differenziale completo e
ne facilita anche l’eventuale revisione in quanto si può lavorare comodamente
sul banco, cosa non possibile, ad esempio, con i differenziali Salisbury che sono assemblati direttamente nell’ assale. La
modifica più evidente che questi differenziali hanno subito nel corso degli
anni è avvenuta nel mese di novembre del 1970 sulle SIIA con il passaggio dei
suffisso del telaio da G a H, la carcassa è cambiata completamente, la parte
inferiore è diventata piatta con due fori filettati per montare facilmente la
protezione per il giunto cardanico dell’ albero di trasmissione ed il paraolio
era inserito direttamente all’estremità del differenziale invece che in un
supporto a parte avvitato allo stesso come avveniva sul modello precedente.
I due tipi di carcassa dei differenziali
Rover montati nel corso degli anni sulle Series.
Modelli di differenziali Rover montati sulle Series
Di seguito ho riportato i codici dei vari
differenziali Rover montati sulle Series tra la fine degli anni ’50 e la metà
degli anni ’80 con le relative modifiche apportate:
502280:
differenziale con rapporto di riduzione di 4,7:1,
montato sulle SI più recenti, sulle SII e sulle prime SIIA fino a marzo 1964.
539732:
differenziale con rapporto di riduzione di 4,7:1,
montato sulle SIIA da marzo 1964 fino a novembre 1970 quando è stata cambiata
la carcassa, rispetto al tipo precedente cambiano vari particolari tra i quali
coppia conica, cuscinetti pignone ed altri minori che ne migliorano la lubrificazione
e ne aumentano la robustezza del 35% rispetto al primo tipo.
576790:
differenziale con rapporto di riduzione di 4,7:1,
montato sulle SIIA a partire da novembre 1970 e sulle prime SIII fino al 1974,
nuova carcassa con fondo piatto e fori filettati per il montaggio della
protezione del giunto cardanico dell’ albero di trasmissione, paraolio del
pignone montato direttamente sul differenziale e non nell’ apposito supporto smontabile. Carcassa
a parte, tutte le parti interne sono le medesime del tipo 539732.
594484:
differenziale con rapporto di riduzione di 4,7:1,
montato sulle SIII nel corso del 1974, nuova coppia conica, nuova scatola
interna differenziale, nuovi satelliti e planetari, nuovo alberino porta
satelliti montato nella scatola interna differenziale mediante due anelli
elastici invece che con una spina ed una copiglia che gli consentono di girare
migliorandone la lubrificazione e minimizzandone l’usura.
FRC4625:
come il 594484, ma con un nuovo tipo di paraolio in neoprene a doppio labbro
FRC4586.
FRC2219: come il tipo FRC4625, ma rapporto di riduzione di 3,54:1, montato sull’ assale anteriore delle 109 V8.
FRC5691: differenziale con
rapporto di riduzione di 4,7:1, montato sulle SIII a
partire dal 1983, nuova carcassa irrobustita con nervature più spesse, nuova
scatola interna differenziale, nuovi cuscinetti sulla medesima e bulloni
metrici sui cappelli degli stessi, soppresso tappo di riempimento olio in
quanto presente sulla calotta dell’ assale.
FRC5688: come il tipo FRC5691, ma
rapporto di riduzione di 3,54:1, montato sull’ assale
anteriore delle 109 V8.
FRC7778: come il tipo FRC5691,
nuova coppia conica RTC2990 invece della RTC2635, montato sulle ultime SIII e
fornito successivamente come ricambio.
Considerazioni sul restauro
Premesso che restaurare un
differenziale con grossi problemi meccanici non conviene a causa dell’ elevato costo dei ricambi, conviene farlo solo nel
caso di piccoli problemi facilmente risolvibili partendo da un differenziale
usato che sia nelle condizioni migliori possibili, scartando subito quelli che
dovessero avere la coppia conica danneggiata o molto usurata. Per esperienza
personale i differenziali migliori che si trovano sono prevalentemente quelli
anteriori delle 109” in quanto vengono sfruttati solo quando si usano le 4
ruote motrici per cui se la macchina è stata usata poco in fuoristrada in
genere sono in ottime condizioni. Non si può fare lo stesso discorso sulle 88”
in quanto avendo il medesimo differenziale sia davanti che dietro succede molto
spesso che, quando il differenziale posteriore inizia ad avere dei problemi di
usura che lo rendono rumoroso o con giochi eccessivi, venga scambiato con
l’anteriore che in genere è ancora in ottime condizioni. Le riparazioni che si
possono fare in modo relativamente semplice sono la sostituzione dei
cuscinetti, la sostituzione di satelliti, planetari ed alberino porta
satelliti, la sostituzione della scatola differenziale con trapianto della
corona esistente, la sostituzione del paraolio e del manicotto flangiato.
Vediamo ora come fare un piccolo
restauro di un differenziale, come detto precedentemente, meglio scartare
quelli che dovessero avere la coppia conica danneggiata visto il costo elevato
del ricambio (un migliaio di euro se originale, sui 200 euro per una aftermarket la cui qualità però è sempre un’ incognita) e
la complessità delle operazioni necessarie per poter registrare correttamente
la posizione del pignone sulla corona in mancanza delle apposite dime (si deve
usare il blu di prussia come facevano i meccanici di
una volta). Meglio ancora se anche satelliti e planetari sono in buone
condizioni, non costano quanto la coppia conica, ma se acquistati come ricambio
originale non sono economici (circa 350 euro per il kit originale di satelliti,
planetari ed alberino ed un centinaio di Euro per gli aftermarket),
controllare anche che gli stessi non abbiano eccessivo gioco sull’ alberino e
nella scatola differenziale interna, in tal caso si dovrebbero sostituire uno o
entrambi questi particolari complicando notevolmente il lavoro da fare, i
cuscinetti invece si sostituiscono senza particolari problemi. Iniziamo ora il
restauro di un differenziale prelevato da una 109” SIII demolita, per prima
cosa verifichiamo attentamente lo stato di tutti i denti della corona, del
pignone, dei satelliti e dei planetari nonché il gioco di questi ultimi e dell’ alberino porta satelliti nella scatola interna del
differenziale, tutti i denti devono apparire perfettamente lisci, senza tracce
evidenti di usura su tutta la superficie. Il gioco tra pignone e corona
dev’essere di 0,20-0,25 mm, all’occorrenza si può registrare girando le due
ghiere che tengono in posizione i cuscinetti della scatola differenziale sulla
quale è montata la corona, una va svitata e l’altra avvitata in egual misura,
in questo modo la corona si sposta rispetto al pignone variando il gioco. Si deve
poi dare il precarico ai cuscinetti serrando entrambe le ghiere di mezzo dente
(circa) verificando poi che il gioco sia rimasto quello prescritto.
Una volta verificate le
eccellenti condizioni meccaniche iniziamo a fare una pulizia accurata della
carcassa proteggendo con un po’ di carta le parti interne in modo che non ci
vada dentro terra ed altra sporcizia.
Per fare quest’ operazione possiamo
usare raschietto e spazzola in acciaio, dopodiché puliamo tutto bene con uno
straccio imbevuto di diluente nitro.
Diamo ora una mano di
convertitore di ruggine che fa anche da fondo per la successiva vernice.
Ripuliamo poi accuratamente i
fori filettati usando un bullone da 3/8” BSF ed un prodotto sbloccante dopo
aver rimosso accuratamente la terra presente.
I due bulloni servono per montare
la protezione (optional) del giunto cardanico dell’albero di trasmissione.
Dopo aver tolto la copiglia
rimuoviamo il dado a castello che fissa il manicotto flangiato e la sottostante
rondella.
Per farlo ovviamente si deve
tenere ferma la flangia usando una grossa chiave oppure infilandola in una
morsa adeguata.
Sfiliamo quindi il manicotto
flangiato ed accediamo al sottostante paraolio.
Esaminiamo ora la superficie del
manicotto che scorre sul labbro del paraolio.
Presenta notevoli tracce di corrosione
ed è piuttosto segnato, pertanto va sostituito diversamente il paraolio nuovo
durerà poco.
Possiamo ora estrarre il
paraolio, sfilare il distanziale sottostante ed cuscinetto esterno del pignone
per verificarne lo stato.
Sia la pista esterna che rimane
nella carcassa del differenziale che la gabbia a rulli con la pista interna
appaiono perfette.
Procediamo quindi alla
verniciatura con uno smalto catalizzato nero semilucido dopo aver protetto le
parti che non devono essere verniciate.
Appena la vernice sarà asciugata
ed indurita possiamo procedere al rimontaggio.
Dopo aver rimontato il cuscinetto
ed il distanziale, iniziamo a montare il paraolio, meglio spalmare la sede e la
parte esterna dello stesso con un velo di grasso, va inserito fino ad arrivare
in fondo alla sua sede aiutandosi con una grossa bussola o un pezzo di tubo di
diametro adeguato.
Prepariamo ora il nuovo manicotto
flangiato inserendo il paraspruzzi usando una pressa o una grossa morsa.
Inseriamo quindi il manicotto
flangiato sul pignone del differenziale dopo aver lubrificato sia il labbro del
paraolio che la superficie dove deve scorrere e fare tenuta, rimettiamo poi la
rondella ed il dado a castello.
Non resta che serrare il dado
alla coppia prescritta (9,6-16,5 kgm) partendo dal valore inferiore ed
aumentando progressivamente fino a che un foro dell’estremità filettata del
pignone coincide con una delle cave del dado a castello, a quel punto ci si
ferma, si mette la copiglia e la si apre per bloccare il tutto.
Il differenziale restaurato è
pronto per essere utilizzato.